Gocce del passato

PER NON DIMENTICARLI

Vi vogliamo ricordare silenziosi, come é stata silenziosa ed umile la vs vita, fatta di lavoro e di sacrifici.

Siete stati parte di una generazione, quella che ha visto la guerra, ne avete sentito l’odore e le privazioni.

Ricordiamo le vostre mani indurite dai calli, i visi segnati da rughe profonde, memorie di giornate passate sotto il sole cocente o il freddo pungente.

Mani che hanno spostato macerie, impastato cemento, piegato ferro, coltivato terreni duri da dissodare per sfamare e dare cibo ai figli!

Mani che hanno portato cereali negli opifici a forza idraulica di Dizzasco e della Valle Intelvi, hanno caricato sacchi di iuta sul dorso di un docile animale mansueto, strumento per condividere le fatiche del lavoro, silenzioso e umile: l’asino.

L’asinello sul cui dorso é stata trasportata la Madonna nel viaggio a Betlemme e poi la fuga in Egitto con il Bimbo tra le Sue braccia; l’asinello cavalcato da Gesù nel suo ingresso trionfale a Gerusalemme.

Vi vogliamo ricordare migranti verso paesi lontani perché il pane, ricavato dalla terra, non bastava per tutti!!

In canottiera e cappello di carta di giornale avete costruito le nostre case, i centri storici dei nostri paesi ora, in parte, lasciati vuoti e solitari a raccontare le vostre fatiche.

Vogliamo ricordare l’esperienza, la pazienza, la resilienza, il rispetto, pregi ormai dimenticati.

Vogliamo ricordare voi nonni, memoria storica dei nostrI  Paesi, patrimonio della intera umanità.

GRAZIE.

A tutti voi 60 milioni di carezze....️ ️️️️