Le antiche chiese di Argegno

Nel territorio della parrocchia di Argegno le antiche chiese… non ci sono più!
Alcune sono fisicamente scomparse, la più vetusta invece… ha cambiato parrocchia.
Il più antico edificio religioso di Argegno è sicuramente la chiesa di S. Sisinnio, nominata intorno alla metà del
Duecento; inoltre nelle rationes decimarum (i resoconti delle decime imposte da papa Bonifacio VIII tra il 1295
e il 1298) risulta che la chiesa di S. Sisinnio di Argegno era officiata da un cappellano: il presbiter Dusmarus.
L’edificio presenta tracce di una probabile fase vagamente “romanica” essendo orientato (abside rivolta a Est) e
dotato di un campanile con resti di decorazione ad archetti pensili, in accordo con la precoce documentazione.
Tuttavia la sua dedicazione indurrebbe a ipotizzare una possibile origine altomedievale.
Il culto di S. Sisinnio, martirizzato nel 397 dalla popolazione ancora pagana nella trentina Val di Non (Anaunia),
è stato diffuso in gran parte in età longobarda dal presbitero Secondo di Non presente alla corte della regina
Teodolinda e morto intorno al 612. Se per la chiesa dei SS. Agata e Sisinnio di Ossuccio l’archeologia ha
confermato una fase del VII secolo, per la nostra dobbiamo per ora accontentaci solamente di ipotizzarla.
Da una ricerca pubblicata nel 2001 da Elisabetta Canobbio risulta che la chiesa di S. Sisinnio di Argegno era
divenuta parrocchia autonoma nel 1446, staccandosi dalla plebana di S. Stefano di Montronio (Castiglione); la
notizia (tratta dai “volumina parva”, manoscritti conservati presso l’Archivio Diocesano di Como) è confermata
anche da Donato Gregorio nel suo ottimo volume su Argegno (2009).
Quindi, se resta vero che la prima parrocchia autonoma della Valle Intelvi fu quella ambrosiana di Osteno (1437,
staccatasi dalla chiesa matrice di Porlezza), la prima chiesa intelvese in diocesi di Como a separarsi dalla plebana
di Montronio fu perciò S. Sisinnio di Argegno nel 1446 e non (come si credeva fino a non molti anni fa) la
“tripla” parrocchia di Dizzasco, Pigra e Schignano (1467), seguita da quella di Lanzo (1474).
Il nostro edificio (situato lungo l’antica via che da Argegno conduceva in Valle Intelvi) era assai scomodo da
raggiungere, per cui nel 1610 gli Argegnini ottennero che il titolo di parrocchiale passasse alla chiesa più recente
dedicata alla S.ma Trinità, sorta nel centro del paese e di cui parleremo tra poco. La chiesa di S. Sisinnio in
seguito… cambiò parrocchia, divenendo la parrocchiale di Muronico (frazione di Dizzasco), visto che anche in
passato il suo parroco aveva già avuto in cura (oltre ad Argegno) anche Muronico e Rovasco.
Ricordiamo anche che questa chiesa fu sede del Comitato Insurrezionale durante i moti mazziniani del 1848 e
che fu dipinta da Winston Churchill in vacanza sul Lario nell’autunno del 1945.
Abbiamo prima citato la chiesa della S.ma Trinità che divenne parrocchia di Argegno nel 1610.
Tradizionalmente ritenuta cinquecentesca, in realtà fu costruita nella seconda metà del Quattrocento: da un
documento trascritto nel 1994 da Elisabetta Canobbio risulta che nel 1463 il vescovo Scarampi ha concesso
un’indulgenza “alla nuova chiesa della S.ma Trinità di Argegno da poco cominciata”.
Più volte rimaneggiato, alla fine dell’Ottocento questo edificio (che sorgeva non lontano dall’attuale fontana) era
in cattive condizioni e insufficiente per la popolazione di Argegno; fu abbattuto nel 1931, dopo che nel 1929 era
stata consacrata l’attuale parrocchiale neoromanica in riva al lago, avente la medesima dedicazione.
Nel 1424 sono nominate altre due chiesette antiche: quella di S. Giacomo nel castello di Argegno e la piccola
cappella di S. Eusebio (forse in centro del paese), delle quali non resta più alcuna traccia.
L’oratorio di S. Giacomo faceva parte del castello medievale di Argegno, situato a monte del paese ed eretto
secondo la tradizione nel 1270; tuttavia i “de Castello” di Argegno compaiono già in precedenti documenti, per
cui il fortilizio che ha dato nome alla famiglia potrebbe essere più antico almeno di qualche decennio.
Il vescovo Ninguarda (introducendo la sua visita pastorale del 1593) guardando l’edificio da S. Sisinnio afferma:
“…in arce diruta, uno ictu bombarde, a sinistris, est ecclesia S.cti Iacobi Apostoli…” […in una fortezza
diroccata, a un tiro di bombarda, a sinistra, c’è la chiesa di S. Giacomo Apostolo…].
Oggi non vi è più traccia né del castello né della chiesetta; solo brevi tratti di murature sono state rinvenute nel
terreno, a valle di alcune costruzioni medievali ancora in parte conservate, con un portale a sesto acuto.
Di S. Eusebio invece si sa poco niente.
Oggi nell’ambito della parrocchia di Argegno si trovano dunque solo la moderna parrocchiale in riva al lago e la
bella chiesetta seicentesca di S. Anna lungo la via per Schignano; di quelle antiche sopra nominate resta solo
S. Sisinnio, che tuttavia è divenuta ormai da secoli… la parrocchiale di Muronico.

 

Vedi anche: D. Gregorio, Argegno. Storia e memorie di un comune del Lario, 2009.